Klee – Melotti [guardi Melotti e ti sembra di volare]

. Un gioco che quando riesce è poesia.

. L’arte non rappresenta, ma trasfigura in simboli la realtà.

. Un’opera d’arte non deve riprodurre apparenze superficiali, bensì le forze interne e le forme essenziali della realtà.

. La linea attiva, che di principio potrebbe allungarsi indefinitamente, la linea mediale, che crea forme chiuse, e la linea passiva, il cui slittamento dà origine a piani che la rendono invisibile.

. Noi costruiamo e costruiamo, eppure l’intuizione resta una buona cosa. Senza di essa ciò che possiamo fare è considerevole, ma non è tutto.

. Perché le linee e i colori dovevano limitarsi a riprodurre la realtà? Perchè l’enigmatico spazio bidimensionale della pittura, doveva costringersi nella banale ricerca della mimesis, dell’imitazione delle cose del mondo?

. La superficie dei gesti, del movimento, delle linee, dei colori; il simbolo di una serie inesauribile di figure e forme che sono e non sono, che possono rimandare all’oggettività delle cose: una casa, un volto, un paesaggio, un fiore; ma insieme, sono altro, sono cose diverse, sono presenze che vanno al di là delle convenzioni del reale, sono forme che, come puri suoni, si situano al di qua o al di là della coscienza.

. Così come accade con tutte le cose notevoli, le quali hanno valore non solo in un unico luogo; bensì dappertutto e ovunque mettano radici, ovunque stiano organicamente unite.

. Un libero, aereo ordine che sa vibrare armonicamente sopra i limiti disordinati del mondo

. Hanno saputo estrarre dalla propria fantasia il filo che ci può reggere sopra l’abisso dell’esistenza.

Klee – Melotti — LAC